Esseri vecchi abbastanza da aver visto l’inizio del secolo, le tartarughe giganti vivono indisturbate su questa isola da sogno.
Incontrare da vicino le tartarughe giganti è il tuo sogno? Del resto si tratta di creature così affascinanti che sembrano vivere in un mondo tutto loro. Un mondo in cui ogni tanto piacerebbe a chiunque perdersi per sfuggire alla frenesia che invece ci contraddistingue.
Animali possenti, ma allo stesso tempo estremamente delicati, le tartarughe di terra rimangono solo in pochi luoghi e la maggior parte di questi luoghi esiste solo per la volontà di diversi esseri umani. Abbiamo infatti compreso per tempo che occorre proteggere la natura, anziché sfruttarla fino all’ultima goccia di vita che può fornire.
E accanto ai grandi santuari che si trovano nel sud est asiatico ce n’è uno che invece è più vicino a noi e che può essere per questo raggiunto e goduto. Si trova su un’isola che affaccia sull’Oceano Indiano.
Il santuario delle tartarughe giganti che si raggiunge in barca a vela
Se ti chiedessimo quello che pensi dell’isola di Zanzibar è facile che tutto ciò che ti verrebbe in mente sono le spiagge bianchissime e il mare di un azzurro che non si riesce a descrivere. L’isola che si trova lungo la costa della Tanzania, Africa Centrale, è un luogo di vacanza molto rinomato e, grazie ai buoni collegamenti aerei, raggiungibile in poche ore. Ma oltre al mare Zanzibar è ovviamente famosa anche per essere la casa natale di Freddie Mercury e infatti sull’isola è presente una casa museo.
E insieme spiagge e e alla musica Zanzibar può essere una meta ideale anche proprio per scoprire le tartarughe giganti di terra. Una delle altre piccole isole che si trovano intorno a Zanzibar, Prison Island, è a tutti gli effetti un santuario di conservazione delle tartarughe giganti. Il nome Prison Island è nato perché in passato su quest’isola venivano fatti sbarcare e tenuti galeotti e schiavi ribelli.
Le tartarughe di Prison Island al largo di Zanzibar sono però anche loro abitanti arrivati da altrove. Le tartarughe sono infatti il frutto di un regalo che il governo delle isole Seychelles ha voluto fare al governo dell’isola di Zanzibar nel 1919. Lo spostamento delle tartarughe su Prison Island si è reso necessario perché le creature erano diventate oggetto di furto e si stavano estinguendo. Il governo dell’isola ha quindi deciso di salvaguardare la specie creando il santuario di Prison Island.
E da questo gesto è nato un santuario che si è trasformato in uno dei luoghi di conservazione principale per questi animali che in natura sono a rischio estinzione. Per dare qualche numero riguardo le lente e maestose creature che ora abitano Prison Island, appartenenti alla razza aldabra, ti farà sorridere sapere che la più vecchia ha circa 196 anni e che fa parte di una popolazione di circa un centinaio di esemplari che vivono placidamente insieme a qualche pavone.