Scopriamo insieme qual è l’edificio più antico di tutta Roma. Non tutti lo conoscono, ma ha un valore storico di altissimo livello.
Quella che oggi è la capitale d’Italia, mentre un tempo lo era di tutto il mondo conosciuto, offre a chiunque trascorra del tempo passeggiando per le sue vie degli scorci suggestivi e impressionanti. Poche altre città esistenti riescono a sorprendere per la vastità di monumenti presenti a Roma, ma in pochi sanno quale sia quello più antico fra tutti.
Cercando di fare un ragionamento logico, si può ben dire che in passato una delle attività maggiormente predilette da parte delle popolazioni antiche era quella del culto agli dei. Nondimeno, anche il potere temporale era fondamentale per poter sorreggere la burocrazia del tempo, sempre più estesa e dettagliata, in special modo, in tutte quelle civiltà dedite alla guerra e quindi all’espansione.
Ma prima che a Roma sorse l’impero e il potere clericale, non vi erano le ricchezze adatte a ergere monumenti di un enorme grandezza, quindi si prediligevano degli edifici non proprio enormi, ma comunque di grande fattura. Uno fra tutti, però, è ricordato per essere il primo a esser stato costruito per una motivazione ben precisa, dato che ai tempi edificare certe strutture poteva avere significati importanti per le popolazioni esistenti nel mondo.
Uno dei più antichi culti della capitale
Le prime civiltà sorte nel mondo si sono sin da subito dedicate alla religione, in special modo idolatrando delle divinità che simboleggiavano la protezione di determinate attività. Fra le più note e importanti, da quando le popolazioni sono divenute sedentarie, vi sono quella dell’agricoltura, quella del commercio e quella dedita alla pastorizia. Questi lavori erano determinanti per la sopravvivenza dei residenti e dovevano essere più marcati nelle zone con più alto tasso di abitanti e quindi necessitavano di una maggior cura in ogni dettaglio.
Roma, sin dai suoi primi anni di civilizzazione, possedeva già migliaia di abitanti e si stima che intorno al 270 a.C. la città ospitasse già 187 mila residenti circa e fra le metropoli del Mediterraneo occidentale era la seconda più popolosa, con Cartagine a primeggiare. Il più antico tempio sorto nella capitale era dedicato a un culto, quello erto in nome di Ercole Oleario, ossia il protettore della transumanza dei greggi e del commercio.
Fu costruito grazie alle volontà di Marcus Octavius Herennus e fu realizzato da parte dell’architetto Hermodoros di Salamina. Questo tempio sorse nel 120 a.C. e indicava la potenza del ceto equestre presente nell’Urbe in quel periodo. Dalla metà del XVI secolo, poi, fu trasformato nella nota chiesa di Santo Stefano delle Carrozze e dedicato alla Santa di nome Maria del Sole.