In molti si confondono, ma vino novello e nuovo non sono affatto la stessa cosa: fai attenzione alle differenze

Ti hanno portato una bottiglia di vino novello ma non è come dire vino nuovo? No, le differenze sono importanti in questo caso.

Se hai un parente che si è dato all’agricoltura è possibile che da lui o da qualcuno che lui conosce ti arrivi la classica bottiglia di vino nuovo o vino novello. Ma che cosa ti è stato effettivamente regalato?

perchè vino nuovo e novello non sono uguali
Nuovo o novello? Cosa stai bevendo? – travelfeed.it

Perché anche se sembrano due espressioni intercambiabili in realtà esistono differenze sostanziali tra quello che chiamiamo vino nuovo e il vino novello. Una differenza che addirittura è storica perché uno è un prodotto conosciuto e consumato addirittura dal Medioevo mentre l’altro è un prodotto molto più recente ed è per questo che al palato e al naso si notano discrepanze importanti.

Non stiliamo una classifica su quale sia migliore ma ti vogliamo semplicemente dare qualche consiglio per distinguerli e soprattutto per non sbagliare la prossima volta che vorrai fare qualche acquisto. Ecco quindi le caratteristiche del vino nuovo e del vino novello e in cosa non corrispondono.

Vino novello o vino nuovo? Non è solo questione di nome

Come tutto ciò che ha a che fare con il vino anche le diciture hanno la loro importanza. Perché a nomi diversi corrispondono in enologia prodotti ovviamente diversi. Ed è il caso anche di novello e nuovo. Iniziamo da quello più storicamente antico. Il vino nuovo.

Si tratta semplicemente di un vino che non è stato sottoposto a nessun percorso di affinamento in botte. Si tratta in buona sostanza di uva spremuta e imbottigliata in tempi rapidi. Una tradizione che risale al Medioevo quando erano tanti i produttori locali di vino che decidevano di vendere il vino appena fatto senza aspettare la maturazione e lo sviluppo quindi dei tannini. Dall’altra parte c’è il vino novello.

differenze tra novello e nuovo
Vino novello e nuovo, in comune solo l’uva di partenza – travelfeed.it

Per vino novello si intende un prodotto che ha iniziato ad essere commercializzato tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. Un momento in cui il genere umano ha iniziato a guardare alla qualità ma anche alla velocità con cui era o meno possibile avere prodotti in casa.

Il procedimento del vino novello è un procedimento che comporta un periodo di fermentazione ma non in botte bensì in contenitori d’acciaio. La caratteristica del vino novello più evidente è però ciò che viene lasciato a macerare: l’uva viene inserita per intero e quindi i grappoli non sono eliminati. Con questo procedimento, che dopo 14 o 15 giorni di stazionamento nei contenitori d’acciaio viene concluso da una pigiatura, il vino ha un sapore diverso e molto più delicato.

Da ultimo vale la pena ricordare come il vino novello abbia un proprio disciplinare che, per esempio, consente di utilizzare questa dicitura solo e soltanto a prodotti che hanno a loro volta il marchio DOP. E nello stesso disciplinare viene anche indicato il periodo in cui può essere venduto che non deve andare oltre le settimane comprese tra la fine del mese di ottobre e la fine di dicembre, questo perché il novello non è un vino da invecchiamento.

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