Meno famoso di quello di Santiago, ma ugualmente ricco di fascino e storia: ecco ‘il cammino’ italiano che molti non conoscono

Si tratta di un altro importante cammino legato alla spiritualità, capace di percorrere il Centro Italia. I luoghi sulle orme del santo patrono d’Europa.

La viabilità, in Europa, non è soltanto una cosa seria se rapportata al traffico nelle città e sulle autostrade (problemi di affollamento e velocità annessi), ma anche una cosa molto antica.

Cammino religioso
Un cammino famoso, ma non è quello di Santiago (TraverlFeed.it)

Avevano iniziato i romani a mettere seriamente ordine all’avvicendamento tra pedoni e carri equini; d’altronde, la risoluzione di questa istanza, come è stato ben compreso presto, era determinante altresì nello spostamento di mezzi militari da un capo all’altro dell’impero; e la velocità di movimento era un aspetto tutt’altro che secondario nella vittoria delle guerre.

Quest’urbanistica ante litteram è stata oggetto di un’inarrestabile evoluzione, passando dal Medioevo, incamerando il salto di qualità nel Rinascimento, fino alla lunga strada verso la modernità.

Ma la storia europea ha inglobato, specialmente in età medioevale, un ulteriore movimento, di carattere spirituale: quello dei viandanti. Insomma, all’eredità del cardo e del decumano, è andata ad aggiungersi la tradizione dei pellegrinaggi, sulle orme dei grandi santi che avevano calcato questi stessi sterrati e mulattiere, soltanto pochi anni prima.

Oltre Santiago, è l’Italia ad ospitare importanti “cammini sacri” d’Europa

Proprio dal Medioevo è andata a formarsi la fama del noto cammino di Santiago di Compostela, l’itinerario che milioni di pellegrini europei hanno percorso in direzione della Cattedrale di Santiago di Compostela, dove sono conservate le reliquie dell’apostolo San Giacomo il Maggiore: 800 chilometri da percorrere all’incirca in un mese, raccogliendo talvolta l’ospitalità degli abitanti, lungo il percorso.

In Italia, il Paese di santi e di navigatori, di “cammini” importanti ne ha più di uno, e tutti visitati e percorsi da cristiani (e non solo) di tutto il mondo.

Tra i pellegrinaggi più importanti, un noto Cammino è in Italia
Il Cammino di Santiago tutto italiano (travelfeed.it)

Vari sono gli itinerari sacri perché vari sono i santi che hanno percorso innanzitutto il loro percorso negli abissi della loro interiorità, attraverso prima le selve della penisola e spingendosi, in alcuni casi, ben oltre gli attuali confini. L’importanza è tale che talune strade hanno adottato il nome del santo: la Via Francigena, per esempio, riprende il lungo itinerario del “poverello d’Assisi“, Francesco.

Ma anche un altro santo ha  lasciato indelebilmente, come il primo, le tracce storiche, culturali e devozionali tra gli Appennini: si tratta di San Benedetto.

Il cammino benedettino: viaggio nella spiritualità dell’Italia Centrale

San Benedetto da Norcia, ben prima del Santo d’Assisi, ha solcato centinaia di chilometri a piedi; ed oggi, a testimoniare il suo passaggio si trovano monasteri, chiese ed abbazie, unite dal cammino di San Benedetto, appunto, concentrato particolarmente nel territorio dell’Italia Centrale. Si contano 300 chilometri per un itinerario dedicato al Patrono d’Europa. Non si può che partire dalla città natale, Norcia, per terminare lo sforzo a Montecassino, luogo d’elezione dei suoi ultimi anni di vita.

Tra i pellegrinaggi più importanti, un noto Cammino è in Italia
L’itinerario benedettino, il pellegrinaggio che attraversa l’Italia Centrale (travelfeed.it)

Nel mezzo, un vero e proprio tesoro per gli appassionati del trekking e della natura: Monti Sibillini, Monti Reatini, fino all’Appennino Abruzzese. Occorre partire dal centro storico di Norcia, quasi completamente visitabile dopo il sisma del 2016; da lì, ammirare l’Altopiano di Castelluccio con le sue celebri fioriture, e il Lago di Pilato. Dopo 4 ore di cammino, ecco giunti a Cascia, al cospetto del Santuario di Santa Rita.

+Dal Sentiero di Santa Rita, si attraversano i tratti risalenti il fiume Corno e il borgo medievale di Monteleone di Spoleto (qui si trova il Museo della Biga). Dall’Umbria si passa al Lazio e ai suoi luoghi benedettini: Leonessa, Poggio Bustone, Rieti, Castel di Tora e il suo Lago del Turano, nella Riserva naturale dei Monti Navegna e Cervia.

Bellezza mozzafiato e segreta quella del borgo di Antuni: qui si trova l’Eremo di san Salvatore (XIV sec.). Nove ore a piedi per giungere a Subiaco, per la visita all’omonimo Monastero, dove è collocato il Sacro Speco. Poco distante è collocato il più antico monastero fondato dal santo: il Monastero di Santa Scolastica.

L’occasione è ottima per visitare il vicino Laghetto di San Benedetto, nella Valle dell’Aniene. Sulla strada verso Montecassino, si incontra la straordinaria Certosa di Trisulti e l’Abbazia di Casamari (1203). Prima dell’arrivo, all’Abbazia di Montecassino, è bene passare per le strade di Arpino. Il viaggio finisce là dove è stato fondato l’ordine benedettino e la sua regola.

Impostazioni privacy