Lago Capo d’Acqua, alla scoperta dell’Atlantide d’Abruzzo: quanto costa visitare questo luogo incantato

Un piccolo tesoro nascosto tra le valli del Parco Nazionale del Gran Sasso è pronto ad accogliere tutti gli appassionati di città sommerse.

Tra i vari tesori nascosti d’Italia c’è anche una suggestiva località conosciuta con il soprannome di “Atlantide d’Abbruzzo”. Il motivo è abbastanza evidente: si tratta di una città sommersa, proprio come la famosa città perduta che milioni di anni fa, secondo la leggenda, sorgeva da qualche parte nel mondo, oltre le “Colonne d’Ercole“. Ma se l’esistenza e l’ubicazione di Atlantide sono ancora oggi al centro di grandi speculazioni, l’Atlantide d’Abruzzo esiste ed è anche facilmente visitabile.

l'atlantide d'abbruzzo si trova al lago di capo d'acqua
In Abruzzo c’è una località che assomiglia alla città sommersa di Atlantide (Foto YouTube Carpe Diving) – travelfeed.it

È un sito archeologico che sorge alle pendici occidentali del Monte Scarafano, dove un bacino d’acqua artificiale è stato creato anni fa per alimentare una centrale idroelettrica e ha formato un affascinante lago di altura, il lago di Capo d’Acqua. L’acqua proviene dal fiume Tirino, che nel 1965 fu sbarrato da una diga e creò il lago in questione, sommergendo alcune delle costruzioni limitrofe.

Un tesoro nascosto nel Parco Nazionale del Gran Sasso

Chi arriva al Lago di Capo d’Acqua si troverà davanti a due principali costruzioni. La prima è un antico colorificio, che in parte è ancora visibile in superficie, mentre la seconda è un mulino che è stato completamente sommerso dall’acqua ed è ancora oggi in buono stato di conservazione. Molte zone dell’antico edificio sono praticamente intatte, così come i tronchi degli alberi che formano oggi uno spettacolo al tempo stesso affascinante e inquietante. C’è anche un secondo mulino, più piccolo e sempre ben conservato.

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Nel lago di capo d’acqua è consentita solo l’attività subacquea o le escursioni guidate (Foto YouTube Carpe Diving) – travelfeed.it

Il lago è ancora oggi alimentato da diverse sorgenti in superficie e sommerse ed è utilizzato per la produzione di energia elettrica rivenduta all’ENEL. Questa località, immersa nel Parco Nazionale del Gran Sasso, ha guadagnato una notevole popolarità recentemente, grazie anche alle numerose recensioni che i visitatori hanno condiviso sui social network.

Per impedire che il sito venga rovinato dall’eccessivo turismo, le autorità hanno deciso che nel lago non si può praticare la balneazione né lo snorkeling, ma sono ammesse solo attività subacquea. Il lago, inoltre, è una proprietà privata ed è visitabile principalmente grazie alle visite guidate organizzate dalle attività locali. Sono visite adatte a tutti, sia grandi che piccoli, e partono principalmente dalla località di Capestrano, in provincia de L’Aquila.

La durata dell’escursione è generalmente di un’ora e mezza e i costi, che comunque variano a seconda della stagione, si aggirano intorno ai 30 euro. In genere le visite sono disponibili solo durante la bella stagione, quindi sarà necessario aspettare il ritorno della primavera per ammirare questo spettacolo della natura.

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