Totti da sempre ama frequentare un ristorante in particolare. Luogo intimo in cui trascorre momenti importanti della sua vita: qual è
Per Totti il calcio è stata una passione infinita e lo è tutt’ora (pur se in maniera differente), ma ha anche tanti altri interessi, fra cui quello riguardante il mondo culinario.
L’eterno capitano della squadra capitolina ha da sempre ribadito tutto il suo amore per alcune pietanze, magari iniziando la giornata con una bella bomba alla crema (come si può notare nella serie a lui dedicata Speravo de morì prima), cosa che durante gli anni di attività nel mondo professionistico gli veniva vietata dai nutrizionisti. Per il pranzo, invece, Francesco Totti ha spesso optato per un ristorante in particolare che riversa sul mare, capace di donare un paesaggio principesco ai suoi commensali.
L’affascinante ristorante frequentato da Totti
Si chiama L’isola del pescatore ed è famoso per essere un ristorante che cucina tipicamente pesce locale. Qui Francesco Totti è solito festeggiare diversi eventi importanti della sua vita, come ad esempio, alcuni dei suoi compleanni. Questo locale è molto amato anche da tanti altri personaggi famosi del mondo calcistico e non solo, come ad esempio Paulo Dybala.
Fra gli antipasti, sono immancabili i caldi, con zuppe e fritti misti di mare, e i freddi, caratterizzati da insalata di mare e da quella di polpo e patate. Passando ai primi piatti, poi, non si può evitare di ordinare gli spaghetti con vongole o le linguine all’astice, ma anche il risotto alla pescatora è di una squisitezza unica.
Il consiglio è quello di acquistare antipasti e primi per pagare una cifra che si aggira intorno ai 60 euro a persona. Ma in tal caso ci si perderebbe gli ottimi secondi piatti, i quali, in base alla scelta, possono arrivare a costare fino a 40 euro a portata. Infine, i dolci costano circa 10 euro e, poi, si può concludere con una splendida passeggiata sulla spiaggia oppure visitando dal suo interno, il meraviglioso Castello di Santa Severa.
Si tratta di un edificio sorto nel XIV secolo nel comune di Santa Marinella, a neanche mezz’ora dal Grande raccordo anulare. Questo sito divenne noto proprio per la morte di Severa di Pyrgi, una giovane donna che subì il martirio ai tempi di Diocleziano nel 298 d.C. e santificata dalla Chiesa Cattolica.