Turbolenze in aereo, di che si tratta davvero? Tipologie e sicurezza, cosa sapere

I voli aerei sono spesso caratterizzati da forti turbolenze, che solitamente preoccupano i passeggeri: da cosa sono dovuti

L’aereo è senza dubbio uno dei mezzi di trasporto più utilizzati al mondo, ogni anno decollano infatti circa 15 milioni di velivoli con a bordo 1,2 miliardi di passeggeri.

conseguenze turbolenze in volo
Turbolenza in volo: le cause – travelfeed.it

Questo apparecchio quasi fantascientifico ha, inoltre, una storia lunghissima alle spalle, il primo volo si verificò addirittura nel 1903 grazie ai fratelli Wright. Tuttavia, quelli commerciali vennero inaugurati soltanto nel 1914, quando decollò il primo aereo di linea dalla Florida.

In realtà, si trattò di un viaggio piuttosto breve, poiché l’apparecchio partì da St. Petersburg e atterrò dopo circa 20 minuti a Tampa. Tuttavia, questo volo cambiò ovviamente la storia del trasporto commerciale, nacquero, infatti, le prime compagnie aeree che garantivano dei viaggi più veloci.

Turbolenze aeree: le cause che le provocano

Tutti coloro che viaggiano abitualmente in aereo hanno sicuramente avvertito qualche volta delle turbolenze aeree, vero e proprio incubo per i passeggeri. Innanzitutto, quando si verificano si avverte una sensazione sgradevole allo stomaco, poiché il velivolo viene leggermente scosso dall’alto verso il basso.

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Volo ad alta quota – travelfeed.it

Dal punto di vista scientifico, esse si riscontrano quando l’aereo attraversa una zona caratterizzata da un’aria turbolenta. In altre parole, le ali non riescono ad essere attraversate da un flusso d’aria costante e per qualche secondo il velivolo vola senza il sostegno della massa d’aria. Le cause legate alle turbolenze, in realtà, dipendono dalla zona in cui si vola: a bassa quota o ad alta quota.

Nel primo caso, ci sono quelle cosiddette meccaniche, che possono essere generate da un ostacolo naturale o artificiale, le montagne, ad esempio. C’è, inoltre, la possibilità di incontrare gli wind shear: improvvisi cambiamenti della direzione del vento, che alterano ovviamente le masse d’aria e, di conseguenza, anche il loro afflusso sotto le ali dell’aereo. Per quanto riguarda le turbolenza ad alta quota, queste si verificano per la presenza delle clear air turbolence e per le scie.

Le prime sono solitamente causate da delle correnti a getto, che soffiano ad una velocità di 80-450 km/h. Quando l’apparecchio vola nella stessa direzione di queste correnti è, infatti, possibile aumentare la velocità, poiché il forte vento spinge il velivolo in avanti. Tuttavia, se il pilota dovesse trovarle nella direzione opposta, si verificherebbero le famose turbolenze aeree. Infine, ci sono anche quelle cosiddette da scia: si tratta di correnti d’aria generate dal passaggio di un altro velivolo.

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