Sulmona, la patria dei confetti è la meta ideale per un weekend: gusto e relax in una sola città

Sulmona, storica località dell’Abruzzo, la meta ideale per un week end tra bellezze architettoniche e prelibatezze da gustare.

Tra le splendide città e località dell’Abruzzo merita una citazione particolare Sulmona, situata a ridosso del Parco nazionale della Maiella in provincia dell’Aquila, che rappresenta il luogo ideale per chi desidera trascorrere delle giornate serene tra testimonianze artistiche e storiche, dolci prelibatezze e attività all’aria aperta.

scorcio della cittadina, statua ovidio
Sulmona, monumento al poeta della città, Ovidio – travelfeed.it

Infatti la cittadina è la base perfetta per escursioni, gite in bicicletta e passeggiate nella natura alla scoperta degli ambienti circostanti caratterizzati da montagne e foreste incantevoli. Quindi almeno un fine settimana occorre per conoscere Sulmona con la sua tradizione e la sua storia che risale a millenni fa a partire dalle prime tracce storiche di epoca preromana.

Cosa vedere e fare a Sulmona

Prima di iniziare a descrivere alcune delle bellezze della località, ricordiamo che Sulmona fu la città natale del poeta latino Ovidio, da cui prende il nome la via principale del paese, via Ovidio appunto, sulla quale si affacciano diversi luoghi d’interesse della cittadina. a partire da Porta Napoli.

confetti prodotto tipico sulmona
Confetti, una dolce specialità di Sulmona – travelfeed.it

Sulmona in passato era circondata da una cinta muraria che nel corso del XIII fu ampliata a causa dell’aumento demografico nel centro. Porta Napoli fu fondata proprio in quell’occasione e indica la strada di collegamento con Napoli, capitale del regno cui apparteneva Sulmona. Nelle vicinanze di Porta Napoli si trovano alcune dei monumenti più importanti della città.

Infatti si incontrano la chiesa di Santa Maria della Tomba con una facciata in stile romanico gotico, l’acquedotto medievale fatto costruire da Manfredi di Svevia nel XIII secolo,  a testimonianza dell’importanza che aveva assunto il centro in quell’epoca, e piazza Garibaldi la principale e più grande del paese. Da segnalare poi la chiesa di San Panfilo cattedrale della cittadina, il complesso della Santissima Annunziata, formato dalla chiesa e dal palazzo omonimo.

Molto interessante poi è la porta Sant’Antonio Abate, delle stesse mura di porta Napoli, con l’arco esterno risalente alla fine del Duecento. Ma oltre alle testimonianze storiche sono da ricordare le bontà culinarie della cittadina come gli spaghetti alla chitarra conditi con sugo d’agnello, sagne e fagioli e le zolle a base delle parti fiorali dell’aglio sott’olio. Menzione particolare infine per i confetti, con tecniche di produzione e ricette che si tramandano da secoli, testimoniato con certezza fin dalla fine del Settecento e successivamente preparati negli stabilimenti della famiglia Pelino.

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