In Toscana è possibile trovare uno dei ponti più suggestivi e magici di Italia. Questo ha più di 1000 anni ed è davvero spettacolare.
Tra le regioni più visitate della penisola troviamo sicuramente la Toscana, una terra ricca non solo di storia, ma anche di tradizioni e piatti tipici. Sono diversi i luoghi di attrazione ed uno di questi è a dir poco suggestivo e magico. Risale a circa 1000 anni fa e le sue caratteristiche sono uniche.
Tra le regioni più affascinanti dell’Italia troviamo sicuramente la Toscana, nota a tutti per la sua ricca storia, la cultura vibrante, ma anche dei paesaggi a dir poco mozzafiato e la sua cucina deliziosa. Il capoluogo, Firenze, è nota a tutti per essere la culla del Rinascimento, una città ricca d’arte con musei come la Galleria degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia. Per chi vuole rivivere al giorno d’oggi un’atmosfera medievale non può non assistere alla famosa corsa del Palio, che si tiene a Siena.
Ma le attrattive della Toscana non si fermando di certo qui. Impossibile non citare nemmeno Pisa con la sua Torre, conosciuta in tutto il mondo per l’inclinazione caratteristica. Tra i paesaggi incantevoli è impossibile non citare le Colline ed i Vigneti della Val d’Orcia oppure il famosissimo vino di Chianti. Ma tra i vini pregiati troviamo anche i rinomati Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano. In Toscana però è possibile trovare anche un famoso ponte che ha oltre 1000 anni di storia ed ha delle caratteristiche uniche.
Toscana, è possibile trovare uno dei ponti più magici della penisola: è quello del Diavolo
In Toscana è possibile visitare il Ponte del Diavolo, che ha oltre mille anni ed è avvolto da una leggenda suggestiva e si erge come un monumento misterioso e affascinante che attraversa il fiume Serchio nella pittoresca Toscana. Secondo la narrazione tramandata nei secoli, l’origine di questo ponte è avvolta nella magia e nell’inganno. È importante quindi sapere quale leggenda si nasconde dietro questo ponte ed il motivo per il quale viene chiamato così.
La leggenda narra che San Giuliano, intraprendente costruttore del ponte, si trovò ad affrontare difficoltà insormontabili nel suo completamento. In uno sforzo disperato, San Giuliano si rivolse direttamente al Diavolo, offrendogli l’anima del primo essere vivente che avrebbe attraversato il ponte in cambio del suo aiuto. Il Diavolo accettò l’oscuro patto ma una volta completata la costruzione, San Giuliano fu più astuto di quanto il Diavolo avesse previsto. Infatti invece di consegnare l’anima di un essere umano, ingannò il maligno tirando sul ponte un pezzo di focaccia. In questo modo attirò un cane a varcarlo, ed il diavolo rubò l’anima all’animale a quattro zampe.
Dal punto di vista storico, le informazioni certe sulla costruzione del ponte sono scarse. Secondo Nicolao Tegrimi, autore della biografia di Castruccio Castracani, la costruzione potrebbe essere attribuita a Matilde di Canossa nel XI secolo, con un successivo restauro effettuato da Castruccio Castracani tra il XIII e il XIV secolo. La struttura del ponte, con la sua architettura affascinante e la leggenda intrecciata, è diventata un simbolo di ingegnosità e astuzia nella storia locale, ma soprattutto un luogo d’attrazione per i turisti.