È uno dei 20 castelli più belli in Italia e si trova in Campania, è possibile visitarlo gratuitamente eppure non tutti ne sono a conoscenza.
L’Italia è il territorio con più storia in assoluto, il Paese invidiato da tutto il mondo per la sua storia architettonica, eppure noi cittadini molto spesso diamo per scontato tutto quello che abbiamo e non riusciamo a dargli il giusto valore. A proposito di castelli, ad esempio, in Campania esiste una delle strutture che rientra tra le 20 più belle del Paese, eppure se ne parla poco.
Considerando il fatto che il tour è completamente gratuito, è importante valutare una gita, non solo per dare valore a una struttura che ha fatto storia, ma anche alcuni interni sono stati modificati, e il castello è stato interamente ristrutturato, quindi sarebbe giusto anche dare senso a tutti quei soldi investiti. La cerimonia di apertura nel novembre 2021, con comparse medievali, ha segnato il ritorno del castello alla sua gloria, può essere la meta di un weekend di noia, per fare qualcosa di diverso e perdersi in quelle stanze maestose, un vero viaggio nel tempo.
Inserito tra i 20 castelli più belli d’Italia con ingresso gratis, perché il Castelluccio è da visitare
Il Castello conserva ancora le mura del VII secolo e una torre del XIII secolo, in un secondo momento sono poi state fatte erigere tre torri quadrangolari che hanno arricchito ancor di più la facciata principale. Il complesso architettonico comprende poi anche una piccola chiesa dedicata alla “Madonna delle Grazie”, una veranda, un frantoio e antichi bagni con una caldaia ben conservata. Il tutto è visitabile, gratuitamente, e negli ultimi anni è stato anche riqualificato e messo in sicurezza dopo il terremoto del 2014 che fece non pochi danni.
Siamo a Battipaglia, in provincia di Salerno, il castello è una gemma campana che si aggiunge al suo splendido mare. Il castello in questione, le persone di zona lo conoscono anche come Castelluccio, ma ufficialmente è riconosciuto semplicemente come Castello di Battipaglia. un’antica costruzione medioevale risalente all’anno Mille, commissionata da Roberto il Guiscardo. Simbolo storico per la città in quanto anche citato dal vate Dante Alighieri nella sua Divina Commedia: tesoro politico, simbolico ma anche militare, si trova nella collina più alta che sovrasta la città campana.