Brutta sorpresa per Sfera Ebbasta. ecco cos’è successo alla catena di fast food che aveva aperto poco tempo fa in Italia.
Ormai da qualche anno, Sfera Ebbasta non è semplicemente uno dei trapper italiani più popolari, ma anche un grande imprenditore. La musica è solo uno dei suoi lavori. Nel corso degli anni ha sempre investito le proprie risorse e il proprio nome per creare diversi brand. Investimenti che solitamente hanno sempre portato a dei risultati positivi. Il suo marchio di fabbrica sono i colori sgargianti, quasi psichedelici. Famosa la sua linea di cereali per la colazione, colorati e particolari come quelli che si vedono nei film Americani.
Nel 2019, Sfera Ebbasta, aveva avviato una delle sue attività più ambiziose. In compagnia del giovane calciatore Andrea Petagna, aveva aperto una catena di fast food, la Healthy Color. Fin da subito la strada è stata in salita e i due giovani imprenditori hanno avuto difficoltà nel mondo della ristorazione. Un progetto ambizioso che voleva collegare il cibo salutare con il mondo dei fast food. Creare qualcosa di nuovo e che potesse sorprendere positivamente il mercato della ristorazione.
In Italia non è facile portare avanti un progetto del genere. La ristorazione è un po’ un settore sacro che ha dei vincoli precisi. Solo la parola fast food va un po’ in contrasto con quella che è la passione italiana per il cibo. Avventura avviata nel 2019, nel giro di poco tempo il fast food si era quintuplicato: la prima sede a Milano in via Moscova, poi altre aperture a Roma, Napoli, Torino, Trento e Parma. Un inizio importante quindi, spinto dall’interesse per la novità. Nel 2022 le prime difficoltà. Gli incassi non riuscivano a coprire minimamente le ingenti spese. Il progetto sembrava davvero un grande fallimento.
La fine dei fast food di Sfera Ebbasta
Nel 2022 le perdite sono state molto alte e hanno superato addirittura il fatturato. Per questo Sfera Ebbasta e Petagna sono corsi ai ripari. Hanno dovuto vendere il 44,5% a testa a H&S holding srl e lo 0,5% a testa ad AMV holding srl. Società che erano a capo di questo progetto di ristorazione. Come se non bastasse, il musicista e il centravanti, non hanno nemmeno riottenuto l’investimento iniziale tornando a casa a tasche vuote.
Il progetto dei fast food era partito in pompa magna nel 2019 con l’apertura della prima sede a Milano. Oltre all’estetica, fatta di locali multicolor, sul mercato si era posto come un fast food con cibo sano. Una novità in un mercato in cui è davvero difficile imporsi. Dopo un inizio promettente e una buona iniezione di denaro e arrivata la pandemia a complicare le cose. L’obiettivo, forse, era quello di convertire la gen Z a uno stile di vita alimentare giusto. Ora i locali dei due imprenditori sono stati ufficialmente chiusi.