La storia di uno dei liquori più amati e scenografici: perché la Tequila si beve accompagnata con sale e limone?
La tequila è un distillato originario del Messico ottenuto dalla fermentazione e dalla distillazione dell’agave blu. Le piante sono cotte a vapore e il liquido che ne fuoriesce, l’aguamiel, viene poi fatto fermentare e infine distillato. Esistono tre varietà: la Reposado, l’Añejo e la Extra añejo.
Il distillato risale già al tempo degli aztechi e secondo loro questo era il dono che gli Dei facevano alle persone prescelte (sacerdoti, nobili, anziani malati). Per avere il distillato con il nome “Tequila“, quello che conosciamo oggi, bisogna attendere l’arrivo degli Spagnoli in Messico, nel 1521, quando i Conquistadores finirono le scorte di brandy e migliorarono il liquore bianco della popolazione del posto.
Perché la Tequila si beve con sale e limone?
Attualmente si è abituati a bere la tequila liscia, anche sotto forma di shottino. Molto famoso è anche il rituale del sale e limone, anche piuttosto scenografico, che però è un retaggio antico di quando la tequila si beveva “per essere felici” (fra l’altro era considerata un potente antidepressivo). Proprio per il suo sapore disgustoso, i messicani utilizzavano sale e limone per nascondere il sapore di spirito.
Sentire l’odore di spirito annuncia che il liquore non è buono ed ecco perché viene servito con sale e limone. Questo liquore va sorseggiato e gustato e ciò che deve emergere sono le note erbacee. Il prodotto di qualità è quello ottenuto dal 100% di agave blu, imbottigliato in certe zone del Messico dove viene realizzato seguendo la tradizione.
Un buon prodotto può costare anche 30 euro o 50 euro e deve avere un colore chiaro, invecchiato 12 mesi. I prezzi possono essere vari, si possono trovare ottime Tequila anche a 25 euro oppure a prezzi intermedi come 40 euro. Cifre astronomiche per prodotti più invecchiati e ottenuti con un lungo processo sono le bottiglie di tequila che arrivano a costare anche 600 euro.
Questo liquore ha una storia molto interessante, nata come distillato prodotto dalle popolazioni autoctone, perfezionato dai Conquistadores che ne avevano capito le potenzialità, è arrivato al giorno d’oggi e viene servito in tutti i bar, da solo, oppure accompagnato da sale e limone. La storia racconta che questi due ingredienti servivano a camuffare il sapore di spirito ma in realtà oggi si tratta più che altro di un rito divertente per bere, anche in un contesto di socialità.