Hai mai assaggiato un buon rum? Se sei sicuro delle tue papille gustative questi dettagli non saranno un segreto per te.
Sono finiti da un bel po’ i tempi in cui i distillati erano frutto di esperimenti fatti sotto banco e in modo del tutto illegale. Adesso vengono trattati alla pari di qualunque altro cibo o bevanda e c’è tutta una ricca cultura che riguarda proprio i liquori.
Per questo motivo non c’è nessun bisogno di bere schifezze. Ma è chiaro che, un po’ come succede con il vino e con il cibo, se non si è esperti si può cadere nella tentazione di acquistare prodotti che costano poco ma che non hanno poi quelle caratteristiche organolettiche che ci si aspetta. E ovviamente con il rum il discorso non cambia.
La bevanda preferita da tutti i pirati dei Caraibi esiste in molte varietà e incarnazioni ma le migliori hanno una serie di caratteristiche specifiche a partire dall’odore, fino alla consistenza in bocca. Ecco allora una breve guida per riconoscere un buon rum quando lo incontri.
Come per gli altri distillati e per il vino, ognuno ha il suo rum preferito perché anche questo superalcolico viene prodotto a partire dalle stesse materie prime ma con ricette leggermente diverse e soprattutto viene sottoposto poi a percorsi di invecchiamento diversi. Per valutare se il rum che hai per le mani è davvero buono la prima cosa da fare è utilizzare il naso.
Il paragone con il vino è necessario perché proprio come si fa quando si stappa una bottiglia, anche nel caso del rum la prima cosa da fare è respirarne l’odore. Un buon rum non odora di alcool ma anzi tende ad avere un odore complesso in cui, con un po’ di addestramento, potrai riconoscere gli agrumi, i frutti tropicali ma soprattutto l’odore dolce del caramello che ne è l’ingrediente numero uno.
Oltre all’odore è bene guardare anche alla consistenza e al colore. La prima deve essere tale per cui le gocce di distillato devono scivolare lungo il bicchiere ma con evidente sforzo mentre per il secondo la varietà di tinte è data dalla lavorazione e dall’invecchiamento.
Da ultimo ovviamente bisogna valutare anche quello che è il sapore nel momento in cui il rum entra in bocca. Anche in questo caso ciò che ti deve colpire subito non deve essere l’alcool quanto lo zucchero e di nuovo, come succede per l’odore, anche il sapore di un buon distillato di canna da zucchero deve essere complesso e stratificato e soprattutto mai aggressivo.
Se hai intenzione di regalare o regalarti una buona bottiglia di rum la cifra su cui devi attestarti per i tuoi acquisti non deve scendere sotto i 25 euro. Quando un distillato costa troppo poco, infatti, di solito per ottenere la ricetta finale vengono aggiunti ingredienti che non sono di prima qualità e che vanno quindi ad inficiare non soltanto le proprietà organolettiche ma anche quella che poi è l’euforia del post bevuta.
Vuoi scoprire come risparmiare sui biglietti? Se prenoti in queste fasce orarie, riuscirai nel tuo…
La Norvegia è una destinazione famosa, in particolar modo, per la magnificenza dell'aurora boreale: il…
In un recente studio Going ha elencato gli atteggiamenti più odiati in aereo: scopriamo qual…
Alcune carte prepagate e di debito sono in grado di garantire un'assicurazione durante i viaggi.…
Pagare il bagaglio quando viaggi con RyanAir sembra alquanto scomodo, ma è un vantaggio per…
Quando viaggiamo si ha sempre il timore che si verifichi qualche imprevisto che ci faccia…