Bastano 4 ingredienti per preparare il cocktail del momento: ti trasporta in un paradiso caraibico

Se vuoi un sorso di paradiso questi sono gli ingredienti di un cocktail che ha il colore della spiaggia e il sapore del sole dei Caraibi

Quando si pensa ai cocktail, quelli che vengono in mente sono i classici della tradizione di tutti i menù e ce ne sono alcuni che più di altri rievocano i paesaggi, i colori e i profumi dei luoghi in cui gli ingredienti crescono spontaneamente o vengono elaborati.

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Un cocktail che parla di Caraibi ma senza zucchero? Esiste (travelfeed.it)

Quando si parla di sole dei Caraibi il primo ingrediente che viene in mente è il cocco che per esempio si trova nella piña colada insieme a rum e succo d’ananas. Poi c’è anche il succo di lime che si fa sentire nei mojito. Senza dimenticare il Cuba libre in cui rum e cola si uniscono a un goccio dello stesso succo di lime del mojito.

Gli ingredienti di un cocktail caraibico sorprendente

Un distillato di cui forse non conosci il nome ma che di certo hai nella memoria del palato è l’angostura. Si tratta di un bitter alcolico con una gradazione di circa il 45%, realizzato con arance amare, china, radice di genziana, cardamomo e chiodi di garofano (più altre erbe che rimangono sempre segrete). Un ingrediente silenzioso di tanti cocktail tra cui il famoso Manhattan. Ma si tratta di un ingrediente che viene solitamente utilizzato in quantità minima perché il suo sapore è estremamente amaro e molto riconoscibile.

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Un cocktail potente come una tempesta (travelfeed.it)

Con un po’ di coraggio puoi però aumentare la dose e lasciarti inspirare dalla ricetta nata nel 2009 all’interno del Clover Club di Brooklyn, New York City. Per dare vita al cocktail ormai diventato famoso, il Trinidad Sour, occorrono infatti ben 45 ml di angostura bitter uniti a 30 ml di orzata, 22 ml circa di succo di limone fresco e 15 ml di rye whisky. Chi lo ha provato afferma che si tratta di un cocktail difficile da amare proprio perché la quantità elevata di angostura bitter lo rende molto più amaro rispetto ad altre preparazioni che dovrebbero avere lo scopo di riportare la mente al caldo e al sole dei Caraibi.

Volendo fare un paragone, però, anche il Trinidad Sour parla dei Caraibi e non sono solo gli ingredienti a farlo. Una volta dato vita al cocktail, shakerando tutti gli ingredienti quello che si ottiene ci ricorderà le tempeste tropicali delle isole caraibiche. Affinché l’effetto sia quello originale è necessario utilizzare un rye whisky con una buona percentuale di segale, scegliendo magari tra quelli certificati di provenienza americana.

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