Dopo l’esplosione dell’aereo, chiunque avrebbe pensato che vi sarebbero stati perlomeno dei feriti, ma così non è stato: ecco come è possibile.
Immagini del genere non avrebbe mai voluto vederle nessuno, anche perché il timore di volare è sempre molto sentito da parte di ogni passeggero. I velivoli ormai sono molto più sicuri di quanto non si possa immaginare e soprattutto rispetto al passato, anche perché il numero dei loro incidenti è notevolmente più basso in confronto a quelli con altri mezzi di trasporto.
Di tanto in tanto, però, avvengono degli schianti e i media non possono far altro che concentrare la loro attenzione su di essi per via del terrificante spettacolo che sono in grado di donare di fronte alle telecamere. La maggior parte delle volte, però, per i passeggeri non c’è via di scampo, ma questa volta, dopo che l’aereo è andato in fiamme, non sono stati rinvenuti passeggeri feriti.
Lo schianto è avvenuto sulla pista di atterraggio dell’aeroporto Haneda, a Tokyo, dove il Japan Airlines Flight 516, in fase di atterraggio, si è scontrato con un altro velivolo. Si trattava di un aereo della guardia costiera che era presente sulla pista e in cui sono morti ben 5 passeggeri dopo il tragico incidente.
Il segreto dell’Airbus
Quello che in un primo momento potrebbe sembrare un miracolo è invece il risultato di una protezione estrema dell’abitacolo derivante dagli elementi che compongono l’aereo. In effetti, il Japan Airlines Flight 516 è stato assemblato proprio con lo scopo di rendere il velivolo sicuro in caso di incidenti. Per quanto le immagini facciano pensare che sia impossibile uscire illesi da esso, fortunatamente questo particolare lavoro ha avuto un effetto protettivo nei confronti di ogni passeggero vi si trovasse a bordo.
Per quanto riguarda i passeggeri, sembra siano rimasti tutti illesi grazie a una particolare “lega di metallo” utilizzata da parte della compagnia, estremamente resistente alle alte temperature. Si tratta di componenti high-tech utilizzati dalla A350 per poter assemblare il velivolo e che sono capaci di poter far guadagnare del tempo per evacuare l’aereo prima che vada completamente in fiamme.
Un sistema all’avanguardia e che è riuscito a salvare la vita di 379 passeggeri e dell’equipaggio, i quali si trovavano a bordo dell’Airbus. L’A350 è stata una delle prime compagnie a utilizzare tali componenti e potrebbe essere pioniera nel settore e un punto di riferimento per tutte le altre.
La massima sicurezza in fase di incidenti è fondamentale per poter affrontare un viaggio con il massimo della tranquillità, quindi la speranza è che questa soluzione venga presa da esempio da parte di tutte le altre compagnie.