Dopo essersi licenziata, un’avvocata è diventata una travel blogger. Tuttavia questa scelta non si è rivelata come credeva: i motivi
Chiunque sognerebbe di esser pagato per poter girare i luoghi più belli esistenti al mondo, anche se pure quest’attività può avere i suoi problemi. A sostenere ciò è stata Jo Fitzsimons, la quale ha deciso di abbandonare il lavoro per cui ha studiato per svariati anni, per intraprendere l’attività di travel blogger.
Lei era un’avvocata, ma la routine quotidiana e le solite abitudini l’avevano portata in una comfort zone nota a molti, dato che chiunque svolga un’attività per lungo tempo è portato ad adagiarsi ad una abitudine noiosa e ripetitiva. Quindi, la sua idea di partire e farsi pagare per poter condividere dei contenuti in merito ai luoghi visitati è stata, specie inizialmente, molto allettante. Con il tempo, però, si è accorta che ogni tipo di attività ha i suoi pro e contro e quelli dei travel blogger possono essere molteplici.
Su Business Insider, infatti, è uscita una sua intervista nella quale ha rivelato che tredici anni fa, agli albori di questa nuova attività basata sui viaggi, ha deciso di intraprendere tale percorso professionale. “Ho lavorato per 8 anni come avvocato a Londra”, ha affermato la donna. “Inizialmente, amavo trascorrere del tempo in Paesi a me sconosciuti e quando non viaggiavo mi capitava di sognare a occhi aperti”, ha affermato.
Travel blogger: gli aspetti negativi di questa professione
Sono tantissime le persone che, tutt’ora, decidono di intraprendere una carriera professionale come travel blogger. Quest’ultime, inevitabilmente, sono obbligate ad affrontare delle dinamiche di vita molto particolari, le quali possono anche portare a non amare più questo tipo di occupazione.
Jo Fitzsimons ha iniziato a guadagnarsi da vivere scrivendo e raccontando i suoi viaggi, con tanto di fotografie e filmati a imbellire il tutto. “Amo questo stile di vita, anche se ci sono diversi lati negativi in tale attività“, ha detto rammaricata l’ex avvocata. Secondo lei, infatti, viaggiare molto ha delle gravi ripercussioni sul proprio corpo, rivelando che è stata colpita più volte dal raffreddore e anche da varie intossicazioni alimentari.
Dunque, a quanto pare, non è tutto oro quel che luccica e, in questo caso, bisogna ricordare che i viaggi si effettuano per lo più in solitaria. Quindi, inevitabilmente, bisogna avere anche una propensione a rapportarsi con gente sconosciuta, senza contare i tanti mesi trascorsi senza vedere amici e familiari.