“Un Natale senza strenne, non è un vero Natale”: iniziava così Piccole Donne della Alcott. Senza sapere che ci sono paesi dove questa festa nemmeno esiste.
Non è solo una questione religiosa. Non è solo una questione di tradizione. È tutto questo insieme, è magia ed è un momento tra i più belli dell’anno. Ma anche malinconici. Insomma, racchiude in sé un tanto di ogni sensazione umana, ed è triste pensare che ci siano posti nel mondo dove non viene festeggiato o, peggio, non esiste nemmeno.
Per chi vive nel mondo occidentale, l’idea che possa essere vietato, o sconosciuto, o comunque non celebrato, non passa proprio per la mente. Si tratta di qualcosa di endemico, fa parte della nostra vita da sempre, dai tempi dei tempi, un momento dell’anno (che dura ben più dei due giorni di festività vera e propria) che fa parte della nostra cultura.
Le vetrine iniziano a colorarsi già dalla metà di novembre, le luci natalizie vengono installate nelle strade, nelle piazze, in ogni dove. E le città diventano più “calde”, piene di persone che girano per negozi, che si scambiano auguri nei locali, nelle case da cui si intravedono le decorazioni degli alberi, e la gente diventa un po’ più felice. Eppure… ci sono posti senza Natale anche al giorno d’oggi.
Il mondo saudita non conosce il Natale, la Corea lo vieta
L’assenza dei festeggiamenti natalizi in molti dei 36 paesi del mondo su 96, è da ricercarsi nei credo religiosi. Per esempio, i paesi dove si praticano l’Islam o il Buddhismo, la nascita di Cristo non è proprio contemplata come ricorrenza da festeggiare, nonostante sia considerato un profeta molto importante.
Ma a parte le questioni legate al culto religioso, ci sono anche paesi dove i festeggiamenti natalizi sono conosciuti ma categoricamente proibiti. L’Arabia Saudita consente di festeggiare il Natale solo in luoghi privati, ossia in casa, dal momento che non esistono luoghi di culto cristiano come chiese o simili. E non è nemmeno permesso esporre decorazioni natalizie in pubblico.
Ci sono poi paesi dove il Natale si festeggia, ma in ritardo rispetto al nostro 25 dicembre. Parliamo dove vige la religione ortodossa come la Russia e l’Iran, dove la nascita di Cristo viene festeggiata il 7 gennaio, e quindi le decorazioni natalizie arrivano quando da noi si comincia a toglierle. E poi c’è il Giappone, che come al solito fa caso a parte: non esiste la festa natalizia, ma le decorazioni sono ovunque.