Questa auto da corsa potrebbe sfrecciare in una pista di F1, ma è fatta totalmente di cioccolato. Il capolavoro di uno chef.
L’auto da corsa con livrea rossa che vi mostriamo qui assomiglia a una Ferrari e sembra pronta per sfrecciare su una pista di Formula 1. A guardarla bene è più piccola di una vera auto da corsa ma sembra in tutto e per tutto identica a una delle tante vetture che vediamo correre sulle piste di Monza o Montecarlo. Con una particolarità: è realizzata interamente in cioccolato.
L’auto è stata verniciata di rosso e nero, gli pneumatici hanno il bordo giallo e sono presenti tutte le scritte degli sponsor. C’è anche il roll bar, oggi immancabile nelle auto da corsa sportive, un dispositivo di sicurezza che ha salvato la vita di tanti piloti anche in gravissimi incidenti. Insomma è un’auto da F1 perfetta ma è una riproduzione in scala e soprattutto tutta di cioccolato (tranne la vernice) di una vera auto da corsa. Di seguito scopriamo chi l’ha creata e come.
Potrebbe sfrecciare in pista di F1, ma quest’auto da corsa è interamente di cioccolato
L’auto da corsa di F1 riprodotta in scala e fatta interamente con il cioccolato è opera del pastry chef di successo Amaury Guichon. Di origini franco-svizzere, Guichon ha 32 anni ed è un pasticcere e cioccolatiere diventato famoso in tutto il mondo grazie alle sue sculture di cioccolato, delle vere opere d’arte. All’età di 14 anni si è scritto alla scuola alberghiera di Thonon-les-Bains, in Francia, dove ha studiato cucina per poi perfezionare le sue abilità di pasticcere a Ginevra.
L’opera in cioccolato è solo l’ultima delle sue straordinarie creazioni. Sui suoi canali social, dove ha pubblicato il video della realizzazione dell’auto, Amaury Guichon spiega di aver impiegato 7 giorni di lavoro e più di 58 chilogrammi di cioccolato per creare la vettura da corsa da Formula 1.
La creazione ha richiesto un vero e proprio lavoro di progettazione e disegno di tutte le componenti dell’auto, da realizzare con il cioccolato e poi assemblare l’una con l’altra. Tanti elementi, di cui non sono mancati i minimi e più raffinati dettagli. Nonostante la mole di lavoro, Guichon ha detto di essersi divertito molto, soprattutto nel creare il parafango anteriore, la sua parte preferita.