La pandemia ci ha dimostrato l’importanza da rimanere informati sulle minacce per la salute pubblica, indipendentemente da dove si verificano.
Mentre l’Europa intera entra nel periodo invernale, le autorità sanitarie dei vari paesi avvertono che proprio durante le festività natalizie si raggiungerà il picco di contagi per quello che riguarda influenza e COVID-19.
Anche se non rappresentano più un emergenza e lo stato di pandemia è ormai concluso da diversi mesi, queste malattie continuano a circolare e a far morire molte persone. E ora, a queste si aggiungono anche nuove minacce.
Un nuovo allarme sanitario proveniente dallo Zambia sta sollevando diverse preoccupazioni. La lontananza di questa zona dall’Europa potrebbe portare a sottovalutare i rischi di un focolaio nel paese, ma l’esperienza del COVID-19 ci ha insegnato che questo tipo di minacce sanitarie possono espandersi molto più rapidamente di quanto si pensi. Per questo, diverse istituzioni sanitarie europee hanno già alzato il livello d’allarme.
Le autorità sanitarie hanno lanciato l’allarme: chi viaggia deve fare molta attenzione
Il nuovo allarme sanitario che sta emergendo dallo Zambia riguarda un focolaio di antrace, una malattia poco conosciuta ma altrettanto seria rispetto ad altre emergenze sanitarie globali recenti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riferito che ci sono stati più di 1.100 casi totali e 20 decessi quest’anno, con un picco preoccupante di casi in Zambia. Con 684 casi sospetti e quattro decessi registrati al 20 novembre, lo Zambia sta affrontando il suo peggior focolaio di antrace dal 2011.
L’antrace è una malattia causata da batteri che formano spore, comunemente trovati nel suolo e che possono infettare sia il bestiame sia gli esseri umani. Solitamente, l’antrace colpisce animali come bovini, pecore, capre e anche erbivori selvatici. Gli esseri umani possono essere infettati attraverso l’esposizione a questi animali o ai loro prodotti contaminati. Sebbene l’antrace non sia generalmente considerata contagiosa tra esseri umani, ci sono stati rari casi di trasmissione da persona a persona.
La notizia peggiore è che questo focolaio non è un evento isolato. Altri paesi dell’Africa orientale e meridionale, tra cui Kenya, Malawi, Uganda e Zimbabwe, hanno segnalato casi sospetti di antrace. L’OMS ha dichiarato che questi paesi sono investiti da focolai stagionali ogni anno, ma quest’anno la situazione attuale è particolarmente grave, con un elevato numero di casi sospetti e decessi.
Il rischio che il focolaio si diffonda oltre i confini nazionali è alto. Chi ha in programma di viaggiare in una delle regioni contagiate o in una di quelle limitrofe dovrebbe consultare le linee guida del governo e delle ambasciate competenti, che danno disposizioni in materia di vaccini, quarantena e precauzioni varie. A causa della situazione instabile, infatti, potrebbero esserci restrizioni sia nel paese, sia al ritorno in Italia. Un’eventualità che potrebbe compromettere seriamente un viaggio.