In Giappone il bar con i robot che ridanno il lavoro ai malati di SLA

Accessibilità e inclusività sono due concetti chiave che guidano lo sviluppo di molte nazioni in tutto il mondo e Tokyo raccoglie l’eredità dei giochi olimpici e paraolimpici presentando il progetto Avatar Robot Café Dawn, realizzato da Ory Lab Inc., nel quartiere di Nihombashi, che permette l’impiego a persone che sarebbero altrimenti impossibilitate a lavorare.

Il locale è il culmine di un progetto nato nel 2018 ed è strutturato con posti a sedere e un bancone caffetteria, il cui servizio è svolto da avatar robotici comandati a distanza da persone che non sarebbero in grado di lavorare per le loro condizioni fisiche o di salute, come ad esempio i malati di SLA. Alla base del caffé si trova la tecnologia di Ory Lab Inc., società di tecnologia basata a Tokyo che sviluppa prodotti per favorire la partecipazione sociale e che dal 2012 ha maturato esperienze di lavoro con persone con diversi tipi di disabilità trovando un modo per creare una società in cui le persone possano incontrarsi, lavorare e vivere liberamente anche se costrette a casa. “Dare a tutti la possibilità di rimanere connessi con la società” è il concept più che mai attuale che si cela alla base del progetto del café, che si è evoluto nel corso degli anni fino a ricevere prestigioso premio per il design e la pubblicità D&AD Awards 2020 (categorie Design Transformation, Digital Transformation e Future Impact) con lo slogan “andare avanti, oltre l’allettamento” usato nella campagna pubblicitaria.

Nel 2020, l’impossibilità di andare in luoghi che prima sembravano scontati ha dato luce alla condizione di confinamento tra le mura domestiche in cui molte persone con disabilità si trovano costrette a vivere, poiché spesso allettate, rendendo ancora più prezioso il futuro di questo genere di progetti di innovazione sociale.

Il quartiere di Nihombashi, crocevia commerciale storico della capitale e ancora oggi quartiere in cui molte grandi aziende scelgono di porre la propria sede, non limita il suo impegno all’inclusività al progetto del café robotico ma lo estende alla promozione di un quartiere in cui le persone si possano sentire a proprio agio, compresi coloro su una sedia a rotelle o con difficoltà visive, grazie ad una applicazione con il primo sistema di navigazione vocale su larga scala per spazi chiusi su un’area di circa 35 mila metri quadrati, sviluppato da Mitsui Fudosan, Shimizu Corportation e IBM Japan Ltd.
Tutte le info per visitare questo locale sul sito web in inglese

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