Il segreto del caffè perfetto? Lo rivela un team di scienziati e non ha nulla a che vedere con la moka

Per riuscire a realizzare il caffè perfetto sono dovuti intervenire gli scienziati, e ciò che hanno inventato è davvero inedito.

Il caffè è quell’abitudine sacra a cui ogni italiano non rinuncerebbe mai, e naturalmente per iniziare bene la giornata ci vuole una tazzina di espresso o moka fatta a regola d’arte.

ricetta per fare u caffè perfetto
Per fare un caffè perfetto ci sono voluti gli scienziati – Travelfeed.it

Da sempre ci sono due fazioni che acclamano il loro metodo come il migliore, e parliamo dei “fan” dell’espresso e dei “seguaci” della moka. Probabilmente questo scontro durerà in eterno, a patto che l’innovativa tecnica che è stata inventata non vada a soppiantare tutte le precedenti.

A scoprire il segreto (quello vero?) per preparare un caffè praticamente perfetto ci ha pensato non un gruppo di appassionati ma addirittura un team di scienziati. Ecco come sono andate le cose.

Cosa c’entra la vulcanologia con la tazzina di caffè perfetto, la scoperta a cui nessuno avrebbe mai pensato

Un team di esperti ha messo in campo la vulcanologia per inventare la ricetta ideale a preparare un caffè perfetto. Secondo i ricercatori basta “semplicemente” sfruttare ciò che avviene nel magma quando un vulcano erutta.

perché si formano i fulmini durante un'eruzione vulcanica
L’eruzione di un vulcano e la macinatura del caffè hanno qualcosa in comune – Travelfeed.it

Sembra che ci sia una precisa connessione tra le esplosioni vulcaniche e la lavorazione dei chicchi, e a dimostrare questa teoria ci hanno pensato dei chimici e dei geologi dell’Università dell’Oregon, negli Stati Uniti.

La spiegazione è tanto semplice quanto affascinante. Durante un’eruzione vulcanica si creano anche dei fulmini e ciò avviene perché i frammenti di magma sfregano tra di loro, generando appunto elettricità.

La stessa cosa avviene durante la macinazione dei chicchi di caffè, seppur ovviamente in forma diversa. Il team di ricercatori ha svolto un lavoro immane perché ha confrontato vari tipi di caffè, di tostatura, di umidità presente nei chicchi e di tipologie di miscele.

Alla fine sono giunti a una conclusione: se il caffè viene macinato a getto d’acqua si elimina la creazione di elettricità e per prima cosa si spreca meno prodotto. Il procedimento di estrazione si prolunga, ma si arriva a ottenere un prodotto che crea una bevanda più gustosa. Secondo il tram di chimici e geologi, dunque, il “trucco” starebbe nell’equilibrare l’umidità durante il processo di lavorazione dei chicchi e ciò porterebbe a una concentrazione dei un +10/15% della bevanda finale.

In pratica, una scoperta relativamente semplice ma che apre le porte a numerosi esperimenti, e soprattutto alla comprensione che a volte, per ottenere un risultato strepitoso, sono sufficienti piccolissimi cambiamenti.

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