Sono tantissimi coloro che scelgono di godersi la pensione in Portogallo. Dopo il Covid, però, la situazione è cambiata: cosa bisogna sapere.
Il Portogallo, fino a qualche anno fa, è stata una delle mete preferite dagli italiani in pensione. Sono sempre di più i cittadini che hanno deciso di trasferirsi godendo del clima favorevole e soprattutto del costo di vita più basso della nazione portoghese. Nonostante tutti questi lati positivi, però, la situazione sembrerebbe essere cambiata da qualche anno, specialmente dopo la crisi pandemica.
Il 2024 è un anno pieno di novità per i pensionati italiani, con delle modifiche che non tutti apprezzeranno. Inoltre tutti coloro che un tempo consideravano il Portogallo come il luogo ideale per la fine dei propri giorni, adesso dovranno ricredersi. Come tutta l’Europa, anche il paese portoghese sta vedendo un aumento dei prezzi delle case e delle modifiche in quelle che sono le politiche. Il Paese, che una volta vantava benefici fiscali e un costo della vita accessibile, sta perdendo il suo fascino.
Adesso sembra proprio che i pensionati italiani siano pronti ad esplorare delle alternative più vantaggiose. A rivelarlo è Michele de Benedictis, ristoratore a Cascais, che ha potuto notare un incremento nei costi della vita. Infatti sembra proprio che il Governo locale abbia di porre fine alle agevolazioni fiscali per gli stranieri e per i residenti non abituali, segnando la fine di un’epoca. Con il conseguente aumento delle case in molti si chiedono se convenga ancora recarsi in Portogallo per godersi la propria pensione.
Pensione, in Portogallo aumenta il costo della vita: conviene ancora?
Adesso sembra proprio che i pensionati italiani si trovano di fronte a una scelta difficile: rimanere in Italia, affrontando tasse più elevate e un carico fiscale significativo, o cercare una nuova vita trasferendosi altrove. La fine dei benefici fiscali in Portogallo ha spinto i pensionati a rivalutare attentamente le loro opzioni e a considerare nuove destinazioni. Prima di prendere una decisione è cruciale valutare diversi fattori. La qualità dei servizi sanitari, la lingua, la cultura e il clima sono elementi essenziali nella scelta di una nuova destinazione.
La pandemia di COVID-19 ha accentuato l’importanza della salute e della sicurezza generale nelle decisioni dei pensionati. La qualità dei servizi sanitari e la capacità di risposta alle emergenze mediche sono diventate priorità fondamentali nella scelta. Inoltre la situazione economica globale, caratterizzata da inflazione crescente e tassi di cambio instabili, rappresenta un altro elemento determinante.
Questi fattori influenzano direttamente il potere d’acquisto e la stabilità finanziaria dei pensionati. Il trasferimento all’estero richiede non solo una valutazione personale, ma anche una pianificazione legale e fiscale accurata. Comprendere le leggi locali e internazionali, nonché gli accordi di doppia imposizione, è fondamentale per un trasferimento senza intoppi. Mentre per tutti questi dettagli il Portogallo non sembra più essere una meta ambita, esistono numerose alternative per i pensionati come Cipro, Malta, ma anche i paesi dell’Est Europa come Romania, Bulgaria o Croazia.