Nella pasticceria dell’Hanswirt, una delle locande più antiche dell’Alto Adige

L’Hanswirt, antica dimora le cui origini risalgono al 1357, è un ristorante molto conosciuto, dove un tempo i viandanti si fermavano per festeggiare i buoni affari, ed è anche un rinomato resort ****S moderno e lussuoso ma dal fascino antico.

Il ristorante fa parte delle locande originali dell’Alto Adige ed è una delle più antiche e famose anche per la posizione: si trova, infatti, all’inizio della Val Venosta ma al tempo stesso a pochi chilometri dalla città termale di Merano.
I clienti qui vivono tutto il piacere di una cucina varia, ricca e premiata, come testimoniano i numerosi riconoscimenti conferiti da importanti guide con il Gambero Rosso e la guida Michelin.
In questo periodo invernale siamo voluti “entrare nel forno” dell’Hanswirt, per scoprire quali delizie e segreti si nascondano in questa storica cucina.

Spitzbuben, amaretti al cocco, mezzelune alla vaniglia, stelle alla cannella: preparare i biscotti è un’arte. L’esperienza condivisa di impastare, ritagliare piccole figure di pan di zenzero per poi decorarle con noci, spruzzi di cioccolato o glassa.

Prima un po’ di storia. La teoria più antica sulla preparazione dei biscotti risale ai Celti, quando celebravano il solstizio d’inverno, cioè la notte più lunga dell’anno, il 21 dicembre. I Celti avevano paura che le case fossero invase dagli spiriti e dovevano fare offerte agli dei. Per questo facevano pani di grano e miele con forme di animali e li offrivano in sacrificio.

Più tardi, nel Medioevo, la gente era molto povera e per questo si sforzava di trovare sistemi di conservazione del cibo, soprattutto con quanto raccolto e messo da parte durante l’estate. Le verdure venivano bollite, la frutta essiccata, le patate conservate, la carne curata. Anche i biscotti e le gallette avevano una durata di conservazione molto lunga e contenevano molti grassi, così da essere un cibo adatto e vario per i mesi invernali. Nei monasteri, invece, i monaci avevano già zucchero e spezie, specialmente orientali come la cannella, la noce moscata, i chiodi di garofano, la vaniglia. Nel periodo natalizio, venivano preparati biscotti molto speciali che erano distribuiti ai poveri.

Nel 18° secolo in Gran Bretagna, dove la tradizione del tè ha avuto origine, per accompagnare la bevanda del pomeriggio serviva qualcosa che potesse essere preparato relativamente in fretta, e naturalmente doveva avere un buon sapore. È così nacquero i tipici dolci inglesi, come gli sconesripieni di marmellata o crema o i tipici shortbread. I marinai adottarono questi usi e costumi nel resto d’Europa, e così la gente cominciò a cucinare biscotti un po’ ovunque.

Questa lunga tradizione che ha attraversato i secoli è da sempre rimasta viva nella pasticceria del ristorante Hanswirt che oggi ci regala una ricetta e qualche segreto:

HANSWIRTS SCHOKOBUSSERL

Per l’impasto avete bisogno di:
100 g di burro morbido
60 g di zucchero a velo
15 g di cacao biologico
1 uovo intero
80 g di farina di grano
40 g di mandorle macinate

Per la decorazione:
Marmellata di mirtilli, marmellata di albicocche o qualsiasi altra marmellata a vostra scelta.
150 g di cioccolato fondente

Preparazione:
Per prima cosa, usando un mixer a mano o un altro robot da cucina a vostra scelta, sbattete il burro morbido con lo zucchero a velo fino a renderlo spumoso e aggiungete il cacao biologico. Poi aggiungete l’uovo intero e sbattete il composto fino a renderlo omogeneo. Infine, aggiungete la farina di frumento e le mandorle finemente macinate e mescolate brevemente fino a che non sia tutto morbido. Riempite un sacchetto con il composto e formate dei piccoli cerchi su una teglia. Cucinate i biscotti a 175°C per circa 10-15 minuti. Lasciate raffreddare i biscotti prima di riempirli con la marmellata. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e immergetevi solo metà dei biscotti.

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