Il lato più dolce di Tokyo strizza l’occhio all’arte

“Confectionary should be creative!” questo il motto di YOKU MOKU, il più celebre brand dolciario del Giappone, che è diventato famoso in tutto il mondo e ha conquistato moltissimi estimatori, sia nel paese del Sol Levante, sia all’estero, dove si contano numerosi punti vendita monomarca. Un mantra alla base anche del primo Yoku Moku Museum, aperto a Tokyo lo scorso ottobre, spazio espositivo dedicato a Picasso quale massimo esponente di quella creatività non convenzionale che muove l’arte e stupisce i visitatori. Un museo cittadino che offre programmi educativi dove art therapy e pasticceria vanno a braccetto per offrire agli ospiti esperienze nuove e coinvolgenti.

Ben lontani dall’idea che fare dolci sia una semplice produzione di qualcosa, i fondatori dell’azienda YOKU MOKU considerano la creatività, l’artigianato e la sincerità gli ingredienti fondamentali delle loro delizie, divenute ormai il simbolo del Giappone stesso. L’obiettivo principale è unico, e molto semplice: rendere felici le persone che assaggiano e gustano i dolcetti. Perché questo sia possibile l’azienda è molto severa nella preparazione dei propri dipendenti e solo coloro che hanno maturato un’esperienza di diversi anni, e molte ore di formazione, possono preparare la pasta dei biscotti. Creazioni gastronomiche varie, quelle che offre YOKU MOKU nei numerosi caffè sparsi nel paese e nel mondo; biscotti, arricchiti con vari gusti di cioccolato, e cigare, mutuati dalla tradizione francese, che sono una esplosione di gusto. Non c’è probabilmente nessun giapponese che non abbia, almeno una volta nella vita, assaggiato un dolce della loro produzione e per i turisti fermarsi in uno dei vari caffè rappresenta un’esperienza da vero local.

Se invece, oltre a rallegrare le papille gustative, si vuole anche provare un’esperienza più completa, d’obbligo è la visita al nuovo Yoku Moku Museum che dallo scorso 25 ottobre ha inaugurato i propri spazi a Tokyo. L’ambiente espositivo è un’esplosione di creatività perché, se da un lato ospita una delle più complete edizioni di ceramiche del celebre Pablo Picasso, estroso artista in grado di stupire con le sue opere e scardinare i tradizionali concetti di arte, dall’altro invita i visitatori a fruire di programmi educativi originali in cui l’abilità pasticcera si incontra con l’arte al fine di liberare il talento di ognuno di noi. All’interno del museo si trova anche un caffè, il Caffè Vallauris – dal nome della città del sud della Francia in cui Picasso, nel periodo del dopoguerra, soggiornò dedicandosi proprio alle creazioni in ceramica. Da provare il menù “Art for Cafè”, kit artistico con bevande e prodotti da forno per rilassarsi e nel frattempo impegnarla mente nel lavoro creativo. Moltissimi gli eventi in programma ospitati al caffè che si trova vicino alla biblioteca, spazio dedicato all’artista spagnolo dove trovare letture e approfondimenti.

Entrare in un caffè YOKU MOKU, gustare uno dei suoi dolciumi (il cui segreto sembra essere il burro utilizzato, solo ed esclusivamente Hokkaido, molto più intenso del burro normale e la cui lavorazione dipende dalle stagioni e cambia regolarmente nel corso dell’anno per garantire un gusto unico e caratteristico), visitare il Yoku Moku Museum sono tutte tappe imprescindibili del prossimo viaggio in Giappone, se si vuole assaggiare la cucina yogashi, ovvero quella mutuata dalla tradizione Occidentale. Anche per chi vuole immergersi nella più antica tradizione dolciaria nipponica – quella wagashi, magari reinterpretata in chiave moderna, le scelte sono molteplici: la sala da tè Iyemon Salon, con i suoi interni raffinati e l’atmosfera rilassante, fa dimenticare di essere nella caotica zona di Shibuya; a Marunouchi il locale HIGASHIYA è noto per i dolci “hitokuchi-gashi”, leccornie alla frutta da gustare in un sol boccone; Daisan Mannendo Hanare è un negozio con oltre tre secoli di storia dove tradizione e modernità si incontrano in una esplosione di bontà. In attesa di poter fare la valigia e imbarcarsi sul volo, i migliori dolci nipponici possono essere provati anche qui in Italia dove è approdata Hiromi Cake, con punti vendita a Roma e a Milano, dove si possono gustare yougashi, mochi e i celebri dorayaki, sentendosi proprio come a Tokyo.

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